Ci sono dei personaggi che sono entrati di diritto in quel gruppo di storie che i catanesi si tramandano di generazione in generazione. Personaggi realmente esistiti, sui quali però sono anche state ricamate storie terribili, romantiche, divertenti, colorate.
Tra questi c’è Billonia, una donna vissuta tra il 1800 e il 1900, piccola, di bell’aspetto e conosciuta da tutti perché non solo vendeva fiori alla Villa Bellini, ma li regalava anche quando camminava per la via Etnea in compagnia della madre, nella speranza di ricevere qualcosa in cambio.
Anche chi non l’aveva mai vista poteva riconoscerla immediatamente. Billonia indossava sempre una camicetta piena di lustrini colorati ai quali affiancava dei nastri, anche questi con i colori dell’arcobaleno. Era impossibile non notarla. In braccio margherite, rose, fiori di campo, non si risparmiava di giorno e di notte, per vendere i suoi fiori e portare a casa i soldi con i quali vivevano lei e la madre. Se d’inverno di giorno le due stazionavano sui gradini della Chiesa di San Biagio di piazza Stesicoro, d’estate si trasferivano alla Villa, mentre passavano le loro serate all’ingresso dei teatri, sperando che gli spettatori contenti portassero a casa i loro fiori.
Fu la morte della madre prima e l’inizio della guerra poi a stravolgere la vita di Billonia. Nessuno voleva più i suoi fiori, il sorriso le sparì dal volto e i colori che indossava non bastavano a rallegrarla. Si spense piano piano e scomparve.
Di lei oggi si ricordano pochi, ma noi ce la immaginiamo sorridente e colorata tra i viali della nostra Villa, pronta a regalare fiori e allegria.