Oggi a quanto sopra si sono aggiunti i pistacchi e al posto della marmellata all’interno, troviamo la nutella.Era usanza prepararli per le festività di Ognissanti perchè, come da tradizione , venivano regalati ai bambini, i cui genitori spiegavano che fossero i regali portati loro dai parenti defunti, per essere stati buoni durante l’anno.Cosa curiosa è che questo dolce pur avendo il nome della città partenopea, a Napoli è del tutto sconosciuto.
RICETTA
500 gr. di farina 00
200 gr. di zucchero
2 uova
75 gr. di strutto (sciolto)
50 gr. di burro (sciolto)
un cucchiaio scarso di miele
1 cucchiaio di marmellata di arance o albicocche
100 gr. di cacao amaro
chiodi di garofano pestati e ridotti a pezzettini
cannella
vaniglia
100 gr. di biscotti secchi (frollini o tipo saiwa)
5 gr. di ammoniaca
latte qb
Per la copertura:
cioccolato fondente
burro
(Le proporzioni sono 50 gr. di burro per 200 gr. di cioccolato)
Mettere i frollini dentro una ciotola con del latte fino a farli diventare una crema.
Impastare tutti gli ingredienti come per una normale frolla con le mani.
Soltanto alla fine, aggiungere del latte e mescolare con un cucchiaio di legno fino ad ottenere una consistenza simile a quella della crema pasticcera.
Lasciare riposare per circa 1 ora.
Procedimento
Rivestire una teglia per biscotti con della carta forno (i biscotti non vanno cotti sulla lastra imburrata ed infarinata), disporre l’impasto a cucchiaiate distanziando e dando la forma di un ovale.
Cuocere a 150 C’ per circa 10/15 minuti.
Lasciare raffreddare.
Fondere il cioccolato con il burro a bagnomaria, deve risultare molto liquido, questo per avere una superficie liscia e in modo che ci sia soltanto un velo di glassa sulla superficie.
Immergere i biscotti capovolti impugnandoli con il pollice e l’indice dentro la glassa, girarli e adagiarli sulla carta per farli asciugare.
Decorare o cospargere con polvere di pistacchi.