A Catania, Palazzo Biscari, è una delle residenze storiche più famose. E’ certamente fra i palazzi nobiliari più ricchi e interessanti presenti a Catania ed è stato costruito per volere della famiglia Paternò Castello, principi di Biscari, a partire dalla fine del Seicento.
L’ingresso principale si trova sulla via Museo Biscari e tutto il palazzo occupa un intero isolato e raccoglie al suo interno decine e decine di stanze. Quando il mare arrivava sotto gli archi della marina il palazzo si affacciava direttamente sul mare, poi il palazzo si ritrovò più lontano dalla riva. Edificato sulle mura di cinta della città, costruite per volere dell’imperatore Carlo V nel Cinquecento, risparmiate alla violenza del terremoto, fu ultimato nel 1763 e la sua inaugurazione fu accompagnata da festeggiamenti sontuosi.
Nello stesso anno della sua inaugurazione Catania fu colpita da una terribile carestia e, in questa occasione, i Biscari aprirono i propri granai al popolo perché si sfamasse: una storia che è ricordata anche nello stemma della Famiglia coronato, infatti, dalle spighe di grano.
Nel cortile, una grande scala a tenaglia (a doppia rampa) consente l’accesso al Palazzo. La ricchezza della famiglia è presente e ben evidente in ogni dettaglio, dalla sua imponente mole alla preziosità dei portali e dei putti in pietra calcarea bianca di Siracusa che contrastano con il nero della pietra lavica, ma è il salone delle feste (oggi ancora utilizzato come location per i matrimoni e gli eventi più esclusivi) che costituisce il cuore della dimora. Il salone ha pianta ottagonale ed è in stile rococò dalla complessa decorazione di specchi, sontuosi stucchi e affreschi che raffigurano la gloria della famiglia Biscari; al centro della volta che lo sormonta c’è un cupolino, sotto cui si apre un ballatoio ellittico, un tempo utilizzato come loggione per l’orchestra. Alla cupola si accede grazie a una vaporosa scala a chiocciola decorata a stucco che il principe stesso definì “a fiocco di nuvola” (che ha sfidato nei secoli ogni calcolo di ingegneria). La pavimentazione è quella originale ed è preziosissima: in maiolica policroma fu realizzata dai maestri artigiani di Vietri e posata nel 1711.
Poiché il palazzo ha per lungo tempo ospitato la collezione archeologica del principe di Biscari, il palazzo è stata meta obbligata degli eruditi del tempo. Fra i visitatori celebri del palazzo, c’è anche Johann Wolfang Goethe e – forse non tutti sanno che – la band inglese Coldplay ha scelto il cortile di ingresso Palazzo Biscari (e l’Etna) come location del videoclip della canzone “Violet Hill”.
Infine, un’ultima curiosità. Durante la seconda guerra mondiale, con lo sbarco degli inglesi e l’occupazione della città, il palazzo fu considerato come una perfetta postazione di difesa a ridosso del mare. Sua Maestà diede l’ordine di abbattere il secondo piano dell’edificio, ma di fronte al valore storico e architettonico della dimora, gli ufficiali fecero marcia indietro. Decisero, però, di utilizzare il salone come campo da tennis indoor (il primo che Catania ricordi) di cui è ancora visibile sul pavimento di ceramica una traccia visibile della vernice bianca.
PH: Salvo Puccio